mercoledì 12 ottobre 2016

Energia al cioccolato - Alimentatore variabile 1.2 - 12 Volt 1.5 Ampere.


Ciò che è racchiuso nel "famoso" barattolo non è una macchina del tempo, stile Homer Simpson con il tostapane, ma un alimentatore a tensione variabile da un minimo di 1.2 volt ad un massimo di 12 volt ( raggiunti quando è veramente in forma in realtà arriva ad 11.5 ) con una corrente massima erogabile di 1.5 Ampere. 
A che cosa serve quindi? I dispositivi elettronici in commercio, in questo caso piccoli device di bassa tensione ed amperaggio, hanno tensioni di alimentazione molto diverse ed il range da 1.5 a 12 è molto diffuso. In ambito hobbistico per testare piccoli circuiti, progetti e sistemi un alimentatore di questo tipo, quindi, diviene obbligatorio. In rete ne esistono moltissimi con tensioni ed amperaggi molto vasti ma per i miei scopi costruirne uno fatto in casa con elementi di recupero era più che sufficiente. 

Il sistema, vista la sua estrema semplicità, può essere riassunto nei suoi blocchi principali:
- Vecchio alimentatore hard disk da 15 volt DC in uscita con ingresso 220 Volt AC (Attenzione tensione di rete): in realtà quello trovato da me in cantina ne fornisce meno ecco perché per arrivare a 12 volt fatica;
- Integrato LM317 e "circuteria" di contorno: rappresenta la parte esterna del circuito che viene aggiunta in cascata all'alimentatore dell'hard disk (sulla parte a bassa tensione 15 volt) per rendere variabile la tensione in uscita;
- Voltmetro portatile: comprato su ebay a pochissimi euro, in questo caso sovradimensionato in quanto capace di misurare una tensione da 0 a 100 volt DC, viene connesso in parallelo alla tensione in uscita (1.2 V - 12 V) per misurarla ed identificare il valore che abbiamo selezionato tramite la rotazione del potenziometro, quest'ultimo ricavato come si vede in figura dalla rotella "cappuccino" di una macchina per caffè.
- Contenitore: rappresenta senza dubbio la parte più originale del progetto e credo che tutti abbiano a casa almeno un barattolo di quel tipo, bisogna solo privarlo del contenuto e questa è davvero la cosa più semplice.

ATTENZIONE 
In questo caso essendo una parte del circuito sotto tensione di rete a 220 volt non spiego come realizzare questa sezione ma rimando al datasheet dell'integrato LM317 dove ci sono gli schemi elettrici e le formule di calcolo, descritti in maniera professionale da una delle case produttrici dell'integrato, per realizzare almeno la parte a bassa tensione che è l'unica realmente costruita da zero ed aggiunta, nonché soggetto principale della trattazione di questo articolo.

Datasheet: http://www.alldatasheet.com/view.jsp?Searchword=Lm317&gclid=CjwKEAjw7ZHABRCTr_DV4_ejvgQSJACr-YcwdLo0KclB-Rq0PBpaHnnCMfrmIInMVIweoR1wfl2HGBoCqWXw_wcB


Alimentatore al minimo 1.2 Volt

3.3 Volt
9 Volt
Alimentatore al massimo 12 Volt







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