mercoledì 17 febbraio 2016

Le onde gravitazionali

Circa 100 anni fa un brillante trentaseienne dai folti capelli bianchi, forse a quei tempi ancora brizzolati, di nome Albert Einstein formulava una delle più importanti teorie della storia dell'umanità: la teoria della relatività generale a completamento della teoria della relatività ristretta formulata 10 anni prima. Einstein nella sua brillante formulazione, tra le tante cose, prevedeva l'esistenza delle onde gravitazionali, cioè deformazioni dello spazio tempo che si propagano lungo tutte le direzioni spaziali. L'astrusa visione di Einstein, messa a dura prova dalla mancanza di un evidenza pratica almeno fino alla famosa eclissi solare del 1919, prevede che il nostro mondo sia formato da un "reticolo" chiamato spaziotempo. Quest'ultimo è rappresentato dalle 3 dimensioni spaziali più quella temporale. La teoria della relatività generale descrive in maniera molto elegante qual è l'effetto della gravità sullo spazio tempo. Immaginiamo un tappeto di gomma sopra il quale posizioniamo delle biglie. La biglia più pesante causerà una deformazione, un avvallamento, della gomma del tappeto maggiore rispetto ad una biglia più leggera. Questo è proprio quello che fa la gravità allo spazio in cui viviamo. Più è grande la massa di un oggetto maggiore sarà la deformazione causata da quest'ultimo sullo spazio che lo circonda. Cosa centra tutto questo con le onde gravitazionali? Le onde gravitazionali sono delle deformazioni del suddetto spazio che si propagano lungo tutte le direzioni, ci attraversano e proseguono il loro cammino alla velocità della luce. Esattamente il 14 settembre 2015 sono state rilevate negli USA da due diversi osservatori, uno a Livingston e l'altro a Richland, che fanno capo al progetto LIGO (laser interferometer gravitational wave observatory) cofondato nel 1984 (attivo dal 2004) da Kip Thorne e Rainer Weiss. La notizia è stata divulgata ufficialmente l'11 febbraio 2016. L'evento che ha causato le onde gravitazionali risale a circa 1,3 miliardi di anni fa quando due buchi neri, uno di 36 volte la massa solare e l'altro di 29 si sono fusi creando un unico buco nero molto più grande. In particolare la fusione ha dato vita ad un buco nero di 62 masse solari, le 3 restanti si sono disperse in onde gravitazionali. 
Di Doris Ulmann (1882 - 1934) - Library of Congress, Prints & Photographs Division, [reproduction number LC-USZC4-4940], Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2468828


Nella foto Einstein sembra dire: cosa vi avevo detto? In uno dei sui scritti diceva: "La logica vi porterà da A a B. L'immaginazione ovunque". E' proprio grazie alla sua immaginazione e al suo geniale modo di vedere il mondo che oggi possiamo capire meglio come è fatto l'universo.

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